Dichiarazione Valeria Negrisolo
Prima di procedere all’approvazione dei verbali vorrei fare alcune considerazioni in merito al Consiglio precedente.
1) In primo luogo mi auguro che certe cose non accadano mai più. Mi riferisco alla lettura di una dichiarazione di voto di un partito
(di cui faccio parte), fatta successivamente alla mia dichiarazione di voto di astensione, senza che la stessa fosse portata a conoscenza
di tutti i membri tesserati di questo consiglio, né concertata anteriormente, quindi, neanche condivisa nel contenuto.
2) La mia posizione, nonché la mia dichiarazione di voto (manifestata in privata sede, prima, qui, pubblicamente, poi), non avevano,
né pretendevano avere, sfumature politiche. Infatti, la mozione del Consigliere Lamagni aveva ad oggetto come primo punto una richiesta
di maggior informativa e come secondo punto il ritiro del parere favorevole dato dal Comune, in sede di Conferenza dei Servizi, circa
una Centrale a Biomassa sita in località Selvole. Questo tipo di costruzione vedeva e vede tuttora coinvolti, diritti costituzionalmente
tutelati quali l’ambiente e la salute pubblica. La Costituzione è legge fondamentale dello Stato, apolitica e super partes. Così i diritti,
le libertà e gli interessi nella stessa contemplati. Il preddetto Consiglio, inoltre, era stato preceduto da una raccolta di 3000 firme circa
(oggi 4000, i nostri aventi diritto al voto sono quasi 8.000) e da una manifestazione pubblica largamente partecipata, le quali avevano
ulteriormente dimostrato la non politicità dell’intera faccenda. Quindi, a sostegno dell’APOLITICITA' della mia posizione, mossa principalmente
dal buon esempio offertoci dai nostri elettori, nonché, dalle loro numerose, chiare, sentite, gridate richieste di appoggio, proponevo che si
elaborasse collettivamente un emendamento così da poter esprimere un voto all’unanimità, che fungesse da forte segnale nei confronti della
Provincia, affinché la stessa procedesse alla riconvocazione della Conferenza di Servizi e alla sospensione dell’autorizzazione, dalla stessa
concessa, nell’attesa che gli enti sanitari ed ambientali compissero tutte le verifiche necessarie.(Colgo tra l’altro occasione per rinnovare
l’invito a elaborare una mozione unanime di questo tenore a tutti i membri del Consiglio, qui presenti, visto, tra l’altro, il recente
comportamento sordo ed ostile dell’ente provinciale). La mia proposta, come sappiamo, non giungeva a buon fine e pertanto, rimasta la mozione
del Consigliere Lamagni invariata, a tutela, seppur indiretta, di diritti costituzionalmente rilevanti, condivisibile nel contenuto, ma, non
nella forma (sia per alcune imprecisioni letterali, sia perché espressione di un solo Consigliere e non dell’intero organo Consiliare),
decidevo di astenermi.
3) Capisco, che ci sia gente che ha bisogno che le cose vengano ripetute non 1, non 2, non 3 … ma ennesime volte. Pertanto, per l’ennesima
volta sono a richiedere trasparenza, concertazione, dialogo orizzontale e verticale, ma, soprattutto rispetto. NON SI PUO’ PRETENDERE RISPETTO,
QUANDO IL RISPETTO NON VIENE DATO. Faccio parte di un partito che si chiama “Popolo della Libertà”. Popolo eletto, popolo elettore, popolo
sovrano. Popolo titolare di diritti e libertà inviolabili che trovano la propria irreformabile tutela ed espressione nella Carta Costituzionale.
Tra le Libertà, anche la libertà di essere se stessi e di manifestarsi nelle idee e nelle proprie posizioni, purchè motivate, ragionevoli,
decorose e se tali degne di rispetto. Rispetto (ripeto): chi lo chiede lo deve dare. E ad oggi, mi sembra che nessuno, in quest’aula possa
affermare che, sia politicamente, sia amministrativamente, il Consigliere Valeria Negrisolo abbia mai mancato di rispetto ad alcuno dei presenti.